Per chiarire sul telemark ma se potete chiaritemi pure voi qualcosa.

Emilio
La Fisi manda 3 Istruttori di telemark all’interski di Ushuaia, quindi questa volta fa la sua parte.
Il crowdfounding lo ha organizzato The White Planet e non la Fisi, è una mia inziativa o di WP.
L’Intertele è organizzato dall’Associazione Americana dei Maestri di Sci Professionisti – PSIA – (l’equivalente della nostra Amsi) e invita le equivalenti associazioni del mondo. Non credo proprio accetterebbe la presenza in quanto relatori e dimostratori di singoli o rappresentanti di associazioni qualsiasi ma solo rappresentanti di Scuole Tecniche Nazionali.

Le aziende rimaste a produrre scarponi da telemark sono italiane ma una è piccola – Crispi – una grossa Scarpa e per esperienza posso solo parlare della seconda.
Udite udite: sicuramente Scarpa ha in forno dei “nuovi” prodotti.
Saranno validi?
Onestamente non so perchè non li ho visti ma sono molto scettico e questo perchè non credo abbiano un tecnico in azienda e immagino che abbiano attinto a un po’ di notizie qui, un po’ là. Chiaramente cercando di non spendere un soldo o quanto meno il minimo necessario. Ricordiamoci che il primo scarpone di plastica da telemark lo ha fatto Scarpa ma le indicazioni arrivavano da Black Diamond e Paul Parker. Oggi non so chi gliele indichi ma ho molti timori le indicazioni arrivino da gente che ne sa poco o ha altri interessi quali vendere i loro prodotti (attacchi?) o altre funzioni in azienda tipo direttore alla vendite. Ma chissà? Vedremo.
Quindi la frammentazione del mondo del telemark è a 360 gradi, dalle aziende, alla Federazione, agli Istruttori e così via.
Alla fine cosa rimane: i problemi.
Franco Copponi dice essere “noi i grandi telemarker” e non TSE.
Son d’accordo non sia TSE il problema, TSE è un’altra testimonianza della mediocrità del telemark italiano. Poi mi piacerebbe sapere perchè i grandi telemarker sono il problema. Perchè non si fanno vedere? Vero, ma forse devono anche lavorare e i week end son quelli più ricchi di lavoro. Perchè non regalano lezioni? Ciò che non costa non vale! Perchè le aziende non organizzano dei team dei “grandi telemarker” che lo facciano vedere? Ma se dicono che non hanno i soldi per modificare gli stampi! Figurati avere una strategia marketing! Ma Franco mi interesserebbe assai leggere perchè i grandi telemarker sono il problema.

Tornando a ciò che scrive Emilio mi interessa capire quale possa essere “l’altra strada” magari posso metterci del mio o quel po’ di entusiasmo che mi rimane.

Per Mario.
Ho smesso di sognare da un po’ ma mi sia permesso di denigrare chi invade ambiti di non sua/loro competenza. Far imprinting è oltre il border line dell’abusivismo, consigliare attacchi a chi non capisce di telemark è anch’esso oltre. È compito dei rappresentanti d’attacchi o dei negozianti. Criticare parti del testo tecnico, quali “il passo indietro” è addirittura non denigrazione ma offesa.

A Luciano.
Ti ringrazio per quanto scrivi, così come ringrazio chiunque ha voluto scrivere ma soprattutto ti ringrazio quando dici: “ Se ci fossero nel mondo del Telemark pataccato 10 persone con la tua passione i risultati sarebbero già arrivati da tempo”.
Hai proprio ragione ne sarebbero bastati 4 o 5 ma soprattutto 1 in grado di far gruppo, delegare compiti e funzioni e individuare dei temi tecnici forti.

Chissà che non si riesca a far davvero due curve durante la Skieda. No!Parallelamente alla Skieda.

Luca

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