Nòbile
Dalla Treccani
1. agg. e s. m. e f. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene a una classe considerata superiore alle altre…
Di atti e modi che si convengono a chi appartiene alla nobiltà: portamento n.; n. maniere.
2. agg. Per estensione, di cosa che per le sue caratteristiche d’alta eccellenza sia apprezzata sulle altre dello stesso genere, quasi ne costituisse l’aristocrazia:
3 gas nobili (o rari o inerti), gli elementi elio, neon, argon, cripton, xenon e radon, costituenti il gruppo zero del sistema periodico degli elementi, così chiamati in relazione alla quasi totale incapacità di combinarsi con altri elementi. In enologia, è qualifica che riconosce a vini o a vitigni caratteristiche o qualità superiori.
4. agg. Che possiede o dimostra elevatezza morale, delicatezza e generosità, finezza di spirito e d’intelletto, che è frutto o espressione di sentimenti elevati e di generosità d’animo, e perciò suscita ammirazione e rispetto:
5. anche di attività che richiede abnegazione e forte senso morale: una n. professione; un n. incarico; n. vita, vissuta con grande integrità morale e perseguendo fini elevati.
– denominazioni, in passato, di circoli riservati ai rappresentanti dell’aristocrazia.
Avv. nobilménte, con nobiltà d’animo, dando prova di generosità e di sentimenti elevati: agire, comportarsi, nobilmente; una vita nobilmente spesa
Bello il sito della della Treccani, hai bisogno d’essere sicuro di un termine e voilà.
Qui sopra mi sembra ci sia tutto quel che vorrei anche nel telemark e che forse pensavo aver trovato nel telemark.
“Di cosa che per le sue caratteristiche d’alta eccellenza sia apprezzata sulle altre dello stesso genere” credevo il telemark si distinguesse dalle altre forme sciistiche.
“Che possiede o dimostra elevatezza morale, delicatezza e generosità, finezza di spirito e d’intelletto, che è frutto o espressione di sentimenti elevati e di generosità d’animo, e perciò suscita ammirazione e rispetto” ummmm?
In ogni caso oggi capita che qualcosa di “nobile” si affacci sulla scena. Lena. Si, Lena col suo progetto per insegnare ai bimbi fa qualcosa di nobile e forse ha trovato la via giusta anche per non confondersi con altre forme del telemark.
A primavera Lena (mi permetterà di parlare di lei) ha seguito il corso Istruttori Nazionali. Non ha passato lo sbarramento ma in quei giorni ha molto cambiato la sua sciata. È assai migliorata, in stile e tecnica ma soprattutto alla fine, quando bocciata (che brutta parola, poco nobile) l’ha saputa prendere bene e si è lasciata oltre l’ostacolo. Forse è pure stata fortunata perché non entrando a far parte della “nobiltà” del telemark – gli Istruttori – non si è fermata.
L’esperienza degli anni passati mi fa pensare che molti accedendo al gruppo Istruttori si siano sentiti entrare nella “nobilità” del telemark ma poi si son fermati lì. Il coinvolgimento con la plebe è in molti casi stato molto scarso. Lena forse è inconsapevolmente sfuggita al sentirsi arrivata e dall’altro della sua motivazione oggi ci prova e probabilmente diventa attrice protagonista di un mondo che mi auguro si dimostri sufficientemente nobile da darle da lavorare, offrendole opportunità di lavorare con i suoi materiali e energie.
Il mondo del telemark, la comunità del telemark la premierà?
Spero proprio di si, altrimenti non sarà lei ad aver fallito ma la comunità. Aggiungo che nonostante prediliga i ragazzi è sicuramente brava anche ad insegnare agli adulti.
Vediamo di premiarla.
Non vorrei finisse come lo scrivente a cui nei giorni scorsi è stato chiesto di scrivere un articolo sul telemark, inviare foto e quando ha chiesto se mai sarebbe stato pagato la risposta è stata: “Gratis”. Mi…. Ancora una volta!
Quindi Lena, brava ma occhio!
