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Primo Principio del Telemark

I Tre Principi del Telemark detti anche di Gasparini

Il Primo Principio del Telemark dice:
La rotazione del piede praticamente spontanea che si prova nell’entrare in curva sciando con tecnica Telemark è dovuta ad un fattore fisiologico naturale.
Quanto asserito qui sopra è ben descritto qui:

“Nella fase di passo dal momento in cui un arto inferiore inizia ad avanzare nella fase di scivolamento e quello arretrato spinge tramite il bacino, l’arto avanzato a livello della gamba (tibia) effettua una intra-rotazione spontanea, creata dalla conformazione ossea del piatto tibiale ,dalla conformazione dell’articolazione tibio-tarsica (caviglia), ma soprattutto dal differenziale di forza dei muscoli della cosiddetta zampa d’oca (parte interna del ginocchio), che sono il gruppo dei rotatori interni. Tutto questo dà luogo alla spontanea rotazione del piede”.

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Seguiranno il Secondo Principio e il Terzo. Dovete attendere ma c’è già molto da pensare e provare col Primo.
Non credo che quanto intuito, provato, riscontrato con fisioterapisti, medici, ortopedici, fisiologi meriterà il Nobel per il Telemark ma so che finalmente abbiamo un vero strumento da cui partire per definire un corretto percorso didattico da offrire agli sciatori a tallone libero di qualsiasi livello. Ne beneficeranno sia I novizi, sia I buoni o ottimi sciatori a tallone libero. Ancor di più ne beneficeranno i Tecnici addetti alla stesura di testi sulla tecnica sciistica a Telemark, italiani e stranieri perché è mia intenzione diffonderli presso tutti i responsabili tecnici che ho conosciuto durante il mio girovagare per le piste di tutto il mondo.

Esperienza personale
Più volte avevo notato specie in neve fresca che trascurando qualsiasi forzatura a girare e semplicemente spingendo il piede esterno alla curva in avanti – solo in avanti e non a ruotare – la curva a telemark riusciva più facilmente e dolcemente. Avevo la sensazione, come tanti, fosse quasi una magia. Oggi sappiamo che la magia sta in una delle tante qualità del nostro corpo esprimibile solo e grazie alla sciata a tallone libero.
Altre volte, da fermo sul pendio, spingendo avanti lo sci a monte questo tendeva a girare involontariamente e la magia sembrava ripresentarsi.
Descritto tutto quanto qui sopra a un allievo danese – medico e ortopedico e appassionato di Thai Chi, questi iniziò a giustificare il tutto da un punto di vista scheletrico e muscolare. Da quel giorno l’intuizione iniziò a trovare un supporto scientifico.
Continuai la ricerca e chiesi supporto a Fabio un amico telemarker ma prima ancora fisioterapista. Fabio mi aiutò a mettere per scritto il PPDT.
Come e perché sono arrivato a tutto questo? Perché sono sempre stato catturato dalla bellezza della curva a tallone libero, perché ho insegnato veramente a tanti e molto di ciò che sentivo e intuivo mi era difficile trasmetterlo, perché ero e sono tutt’oggi motivato a insegnarlo per bene, senza dover ricorrere a abilità sciatorie che non tutti hanno. Perché ero stanco di discutere su supposizioni e interpretazioni personali. Perché il telemark, figlio nobile ma povero dello sci moderno, non ha potuto beneficiare di analisi strumentali e scientifiche come invece hanno avuto l’alpino, il fondo. Perché il dolore al ginocchio che mi aveva inchiodato negli ultimi due anni era frutto di “regole” errate. Oggi utilizzando il PPDT il ginocchio non si incastra più.

Se prima parlavo di Nobel per il Telemark forse ora potrei parlare di Nobel della Pace per il Telemark. Partendo da una legge incontrovertibile e indiscutibile – a questo proposito chiunque fisioterapista, ortopedico, fisiologo volesse aggiungere e arricchire di esempi, descrizioni la PPDT lo faccia e la “Scienza del Telemark” gliene sarà grata – si porrà fine a qualsiasi diatriba, guerra dei poveri, tentativi e proposte frivole e senza costrutto. Tutto in mondo del telemark potrebbe beneficiarne in serenità e forse dal fusto del PPDT potranno nascere germogli tecnici sempre più verdi, veri ed efficaci.

Dal laboratorio al campo
Ho applicato il PPDT con due sciatori telemark che non conoscevo, sciavano con fatica, poca efficienza, poca eleganza. Ambedue alla fine delle due ore si complimentavano reciprocamente della bellezza della loro sciata, ambedue si sentivano sorretti e stabili, ambedue risparmiavano energie e godevano del PPDT.
Spiegare il funzionamento del PPDT non è difficile per chi ci ha ragionato e capito come spiegarlo quindi al momento sono il solo a saperlo descrivere e farlo mettere in pratica. Poi come tutti i Principi diverranno di dominio pubblico e utilizzati da chiunque. Per ora dovete venire da me se lo volete scoprire!
L’aver impiegato tanto tempo e risorse nel capire, ragionare, etc.. mi ha reso in grado di trasmettere anche in poche ore più efficacemente quella che inconsapevolmente in tanti abbiamo definito come la “magia” del telemark. Oggi sappiamo che è la “magia del nostro corpo”.
I Principi sono 3. Tutto il resto sono aggiunte, postille, arricchimenti. State connessi e presto leggerete degli altri due.
In un certo senso e per una serie di accadimenti io, Luca Gasparini quello del PPDT, inizia una nuova vita lavorativa.
Dal prossimo sabato 27 gennaio per ogni sabato della stagione 2018 darò lezioni di telemark, sia per gruppi sia per singoli qui a Livigno. I sabati saranno dedicati solo al telemark.
Il progetto, assai più ambizioso, è per la prossima stagione 2018/19. Voglio creare la Prima Scuola di Sci a Tallone Libero in Italia. Chiaramente sarà qui a Livigno ma su richiesta di singoli e/o gruppi potrò recarmi in altre località. Quando la Scuola sarà strutturata ciò significherà che chiunque vorrà fare lezioni di gruppo o singole potrà contare sulla totale disponibilità di orari ogni giorno. La Scuola si adatterà alle richieste e gli utenti non dovranno più subire la mancanza di disponibilità di ore di lezioni ma soprattutto poter accedere a corsi collettivi che come tutti sanno sono meno costosi e più prolungati nel tempo.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni basta chiamare il 3386214567 o inviare un’email a luca@thewhiteplanet.it
La strategia sarà quella di utilizzare tutti i mezzi di comunicazione attuali, telefono, siti internet, FB e forse altri. Per ora devo contare sul sito e pagina FB e chiaramente sul passa parola.

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